
La tutela penale della Chiesa: norme e prassi
I anno
Perugia
Hotel Sacro Cuore
23 - 27 agosto 2021
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In caso di impossibilità di svolgere il corso in presenza, le relazioni e i lavori di gruppo saranno svolti, secondo il programma stabilito, su piattaforma webinar: agli iscritti verrano fornite le necessarie indicazioni.

I Sinodi sulla famiglia, con l'esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco, e il nuovo ordinamento dei processi di nullità matrimoniale (Mitis Iudex Dominus Iesus) hanno riproposto all'attenzione dei fedeli la possibilità e l'importanza anche di un corretto discernimento sull'effettiva validità o nullità di matrimoni giunti alla separazione o al divorzio. A tal proposito, non è raro raccogliere l'affermazione di alcuni fedeli che ritengono "in coscienza" che il loro matrimonio sia nullo. Ma, che cosa significa questo? Che rapporto c'è fra convincimento in coscienza ed effettivo riscontro da parte di un tribunale ecclesiastico? Può nascere una conflittualità? Questo libro prende in considerazione proprio tali tematiche, sia in generale all'interno del dibattito canonico e morale, sia in particolare nell'analisi dello svolgimento di un processo di nullità. Il testo si rivolge pertanto agli addetti ai lavori, ma anche alle altre persone che desiderano trovare un po' di luce su questioni delicate e complesse, che il diritto della Chiesa ha sempre cercato di affrontare, coniugando attenzione alla singola persona e fedeltà alla dottrina evangelica.
INDICE DEL LIBRO:
Presentazione
I. La considerazione del tema della "coscienza" dal punto di vista del diritto matrimoniale (EUGENIO ZANETTI)
II. La sottolineatura del tema della "coscienza" nei recenti documenti magisteriali sul matrimonio, dal punto di vista della teologia morale (LORENZO TESTA)
III. Il valore di prova delle dichiarazioni delle parti (can. 1678 § 1) (PAOLO BIANCHI)
IV. La rilevanza del convincimento in coscienza e della rilettura dei fatti nell'indagine pregiudiziale della consulenza canonica (DONATELLA SAROGLIA)
V. La rilevanza del convincimento in coscienza e della rilettura dei fatti nella fase istruttoria di una causa di nullità matrimoniale (ADOLFO ZAMBON)
VI. La rilevanza del convincimento in coscienza e della rilettura dei fatti nella fase decisionale di una causa di nullità matrimoniale (ALESSANDRO GIRAUDO)
EUGENIO ZANETTI (ED.), Coscienza e cause di nullità matrimoniale
Riflessioni di fondo e proposte operative,
Ancora Milano, 2020.

Testo ufficiale latino
Traduzione italiana
Fonti
Interpretazioni autentiche
Legislazione complementare della CEI
Commento
Testo originale dei canoni modificati
Indice analitico
Codice di diritto canonico commentato, quinta edizione riveduta e aggiornata, a cura della Redazione di Quaderni di diritto ecclesiale, Ancora Milano, 2019.

Qde 2020/1: Matrimonio e mobilità umana
Dall'Editoriale:
Per ragioni familiari, personali e lavorative spesso le persone hanno luoghi di vita diversificati e molteplici: tale fenomeno sociale si riflette anche nel contesto ecclesiale, trasformando il modo in cui i fedeli vivono l’appartenenza alla Chiesa nella sua struttura sociale. Tale mobilità consente una ricchezza di incontri e di relazioni che certamente arricchisce le comunità cristiane, ma allo stesso tempo chiede una sempre maggiore attenzione da parte della Chiesa nel discernere l’azione pastorale che meglio permetta ai ministri e alle comunità locali di accompagnare e sostenere coloro che accolgono la vocazione coniugale e familiare, tenendo conto della possibile diversità di provenienza culturale, linguistica e di tradizione ecclesiale o anche religiosa. Nel contesto attuale, infatti, diventa sempre più complesso per i pastori discernere le situazioni di vita da cui provengono le persone che chiedono di celebrare le nozze e trovare le modalità di azione pastorale che possano garantire non solo una celebrazione valida ma anche fruttuosa del matrimonio.

Qde 2020/2: La normativa sulla privacy
Dall'Editoriale:
Chiunque operi in una curia diocesana italiana in questi anni ha certamente esperienza delle numerose richieste che provengono da italiani sparsi in tutte le parti del mondo per avere, per il tramite dei registri di battesimo, attestazione della nascita dei propri avi, al fine di dimostrare la cittadinanza. Il ricorso al mondo ecclesiale per tale documento è dovuto al fatto che sono gli archivi ecclesiastici a svolgere il ruolo di anagrafe di stato in epoca preunitaria (la stessa realtà dell’anagrafe del resto sorge in connessione alla normativa canonica tridentina sui matrimoni), conservando e gestendo preziose informazioni per la vita delle persone.
Tale circostanza evidenzia come da tempo la Chiesa custodisce dati rilevanti, con consumata esperienza (si consideri per esempio il fatto che in molte diocesi esistono archivi centralizzati da cui è possibile risalire agli archivi locali di competenza) e con attenzioni che hanno preservato nel corso dei secoli le informazioni in modo sicuro e rispettoso della riservatezza (nonostante la vasta mole di dati non si segnalano casi rilevanti di informazioni violate o smarrite).

Qde 2020/3: La potestà delegata
Dall'Editoriale:
Un interesse, invece, in merito al rapporto tra l’ordinato concorso degli uffici ecclesiastici e il disturbo o la rottura che vi si introduce con la delega, è sembrato degno di sfociare in uno studio accurato, sia nei suoi aspetti teorici sia nei suoi aspetti applicativi, che potesse verificare quegli effetti collaterali della delega e, se del caso, delimitarli, se non eliminarli.
La tematica della potestà delegata è molto vasta e si è giunti quindi alla determinazione di limitarsi nella parte monografica ad alcuni aspetti che sono di maggiore attualità e di più stretta prospettiva applicativa.

Dall'Editoriale:
[...] l’incardinazione dice un legame, una relazione, una realtà né solo individuale né unicamente collettiva. Proprio per questo suo comprendere individuo e comunità, particolare e universale, carisma e istituzione, dimensione giuridica ed ecclesiologia, l’incardinazione offre sempre nuovi orizzonti da approfondire.
La nostra Rivista si è già interessata all’argomento (cf QDE 2/2002), e diversi contributi sono successivamente stati pubblicati sia come articoli nelle principali riviste sia come studi monografici o tesi di dottorato nelle facoltà ecclesiastiche. Ma lo sviluppo ecclesiale, che in ogni epoca presenta aspetti inediti e sfide da accogliere, consente (e per certi aspetti impone) di articolare la questione attorno a nuove domande. L’ampiezza del fenomeno della mobilità umana (cf QDE 1/2020), la progressiva perdita del senso di appartenenza, il crescente bisogno di definire un’identità, le nuove forme di vita ecclesiale, l’evoluzione circa la comprensione del ministero ordinato sono solo alcuni tra gli aspetti che sollecitano un pensiero ulteriore sull’istituto dell’incardinazione. Questo numero di Quaderni intende dunque proporre alcune nuove riflessioni. Non si è voluto ripresentare la dottrina e la disciplina canonica ormai consolidate, rimandando piuttosto ai numerosi studi in proposito.