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al Codice di Diritto Canonico

 

a cura della Redazione di Quaderni di Diritto Ecclesiale

       

       

       

       

       Il recente magistero di papa Francesco, intervenuto tre volte sull’argomento in poco più di un anno e mezzo, ha contribuito a dare nuovo slancio alla riflessione sul tema dei ministeri istituiti, avviata, sull’onda degli insegnamenti conciliari, da Ministeria quaedam, il motu proprio con il quale nel 1972 Paolo VI istituì i ministeri di lettore e accolito. L’accesso delle persone di sesso femminile al lettorato e all’accolitato e l’istituzione del ministero di catechista (da non confondersi con la figura delineata dal can. 776) rappresentano una tappa significativa nello sviluppo dottrinale in materia. L’approfondimento dei principali nuclei tematici riguardanti questo ambito richiede un approccio interdisciplinare, dove non può mancare l’apporto della scienza canonistica.
       L’impulso determinato dal magistero papale non è il solo motivo che ha portato a scegliere i ministeri istituiti come tema della parte monografica del presente fascicolo. Come ricorda lo stesso Francesco nel Messaggio in occasione del cinquantesimo anniversario della lettera apostolica “Ministeria quaedam” di san Paolo VI, la questione è di estrema importanza per la vita della Chiesa, in quanto non vi è comunità cristiana che non esprima ministeri. La maturazione della ministerialità nell’orizzonte ecclesiale presuppone la capacità di praticare un attento discernimento a vari livelli e questo richiede dei criteri sufficientemente chiari di confronto: In tale prospettiva, il fascicolo intende offrire degli elementi utili per favorire una riflessione proficua.
       Tre sono gli argomenti sviluppati: la ministerialità laicale (Interlandi), il possibile iter formativo necessario per l’istituzione di lettori, accoliti e catechisti (Mombelli), la distinzione tra ministeri istituiti e ufficio ecclesiastico (Massignani). Conclude la parte monografica una nota sul ministero del catechista a partire da una delibera della Conferenza episcopale austriaca (Montini).
       Il primo contributo ripercorre lo sviluppo del tema dei “ministeri laicali” dagli insegnamenti conciliari fino agli ultimi documenti in materia, prendendo in esame anche alcuni documenti della Conferenza episcopale italiana. Rilevando una certa “liquidità” espressiva, l’Autore tenta di precisare i concetti e i termini della questione.
       Il secondo contributo approfondisce il tema della formazione cercando di evidenziare come, in considerazione dell’origine dei ministeri nel rito liturgico di istituzione, sia necessario strutturare concreti cammini di preparazione previa dei candidati e di accompagnamento permanente per chi è stato istituito, non concentrandosi primariamente sulle funzioni da svolgere, ma sull’identità ecclesiale del ministro.
       Nel terzo articolo si mettono a confronto quelle che sono due differenti modalità di servizio nella Chiesa: il ministero e l’ufficio ecclesiastico. Dopo aver precisato in sintesi il significato dei termini, il contributo delinea in linea generale alcune delle loro principali differenze, approfondendo la distinzione tra ministero istituito e ufficio ecclesiastico.
       Il quarto contributo presenta la traduzione in lingua italiana del testo normativo con il quale nel 2002 la Conferenza episcopale austriaca istituì la figura del Katechist, offrendo un breve commento sulla natura ditali catechisti e una valutazione in merito alla possibilità di esportare questa normativa particolare in altri contesti ecclesiali.
       Nella seconda parte del fascicolo prosegue la pubblicazione annuale, ormai diventata un appuntamento stabile, di un prospetto di procedura amministrativa, dedicato quest’anno allo svolgimento del processo contenzioso amministrativo presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Il prospetto, offerto in allegato alla rivista, è introdotto da una breve presentazione all’interno del fascicolo. L’ultimo articolo, di Gianluca Marchetti, presenta un quadro complessivo ed essenziale della normativa canonica in tema di raccolta di segnalazioni di abusi sessuali, commessi da chierici, ma non solo, su minori o adulti vulnerabili. Giunge così a conclusione la pubblicazione dei contributi relativi al corso dedicato alla tutela penale nella Chiesa, a cura della redazione della rivista, tenutosi ad agosto 2021.
       La Redazione ringrazia infine l’Editore per aver acconsentito alla pubblicazione sul sito internet della rivista (www. quadernididirittoecclesiale.org) di ulteriori cinque annate, dal 2013 al 2017, rendendole immediatamente accessibili a tutti gli interessati. Riteniamo che questo sia un servizio importante che possiamo offrire alla Chiesa, oltre a diversi altri servizi fruibili tramite il sito.

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