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al Codice di Diritto Canonico

 

a cura della Redazione di Quaderni di Diritto Ecclesiale

       

       

       

       

       

       

       La Chiesa non è una realtà astratta, ma una comunità costituita dai fedeli, da coloro che credendo nel Signore aderiscono a Lui e vivono il Vangelo nella comunione di fede, speranza e amore. Una comunità che vive e agisce nei singoli fedeli e nelle realtà che le permettono di esprimersi e di compiere la sua missione. La Chiesa, incarnandosi nella realtà umana, ha trovato la possibilità di rendere possibile tutto ciò anche utilizzando lo strumento del diritto e in particolare riconoscendo capacità giuridica a soggetti diversi dalle persone fisiche, ossia alle persone giuridiche. E noto quanto la riflessione dottrinale in questo ambito, promossa all’interno del diritto canonico, sia stata determinante anche per gli ordinamenti civili. Le persone giuridiche agiscono nell’ordinamento canonico e anche direttamente in quello civile, negli Stati dove ciò è possibile grazie ad accordi di natura concordataria, per il tramite dei loro organi. Alcuni di questi organi hanno funzione di carattere decisionale, altri di natura attuativa. Un organo particolare della persona giuridica è il legale rappresentante, il soggetto, cioè, che agisce in nome e per conto della stessa persona. A questa figura è dedicata la parte monografica del presente fascicolo.

       In alcuni casi il legale rappresentante riveste anche la funzione di organo decisionale, come nel caso del parroco, che è insieme amministratore unico della persona giuridica parrocchia e anche legale rappresentante della stessa. In altri casi la funzione del legale rappresentante è distinta da quella dell’organo che amministra la persona giuridica e ne decide l’azione e ha una funzione meramente attuativa, come spesso succede negli istituti religiosi, dove il legale rappresentante, distinto dal superiore e talvolta anche dall’economo, ha solo potere di firma. Partendo da queste considerazioni, il primo contributo, di Carlo R. M. Redaelli, vuole approfondire diversi aspetti collegati alla legale rappresentanza: la terminologia del Codice vigente, i legali rappresentanti in esso individuati, il rapporto tra volontà della persona giuridica e sua attuazione, la differenza tra rappresentanza legale e amministrazione, il confronto con le figure simili della procura e del mandato, e la responsabilità del legale rappresentante.

       Un secondo articolo, di Enrico Massignani, dal momento che la legale rappresentanza riguarda l’operatività della persona giuridica anche nell’ordinamento civile, presta attenzione alle modalità con cui questo avviene nella realtà italiana sulla base delle disposizioni concordatarie, con particolare attenzione alla procedura di nomina del legale rappresentante degli enti ecclesiastici, alla sua conoscibilità, al Registro dei titolari effettivi e al Ramo del Terzo Settore.

       Chiude la parte monografica un contributo di G. Paolo Montini, che presenta un’eccezione propria dell’ambito tedesco circa la legale rappresentanza (e anche l’amministrazione) della parrocchia, non spettante, come stabilito dal Codice, al parroco, ma ‘attribuita al consiglio per gli affari economici. Anche sulla scorta di documenti inediti, che vengono qui pubblicati, si illustrano le ragioni che hanno portato le diocesi tedesche, all’entrata in vigore del Codice del 1984, a chiedere uno specifico indulto alla Santa Sede che confermasse la prassi esistente (dovuta a norme statali e concordatarie) e anche limiti e opportunità offerte da questa eccezione che la Sede Apostolica ha ritenuto opportuno concedere.

       Nella seconda parte del fascicolo vengono pubblicate due relazioni tenute ai corsi organizzati dalla redazione della rivista. La prima, tenuta al Corso per operatori delle curie diocesane del 2019, riguarda la tutela della riservatezza (Michele M. Porcelluzzi). La seconda relazione, tenuta al Corso dedicato alla tutela penale nella Chiesa dell’agosto agosto 2023, riguarda la dimensione morale del delitto e la funzione redentiva della pena (Gianfranco Ghirlanda).

       Vengono poi pubblicate due risposte redatte da membri della Redazione per il servizio di QDEonline, riguardanti la sostituzione del difensore del vincolo in fase di appello (G. Paolo Montini) e l’omelia di un ministro non cattolico e il divieto di concelebrazione (Matteo Visioli). A questo numero della rivista, infine, è allegato il dépliant del quarto anno del corso estivo sul diritto penale organizzato dalla Redazione.

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